Giacomo Porra
Partire, scoprire, esplorare. Forse arrivare
Aggiornamento: 28 giu 2022
La cosa bella dei progetti, è che finché sono all'interno della mente di una persona, possono spaziare all'infinito, possono espandersi, contorcersi, perdere di senso in un attimo, raggiungere prospettive assurde. La realtà, il vissuto, poi è anche peggio: li trasforma in modi che non nessuno avrebbe mai immaginato, li cambia in maniera così rapida e radicale che non facciamo nemmeno tempo ad accorgercene. La fase in mezzo, quella della religiosa "messa per iscritto", è quella più difficile: bisogna raccogliere il mare che abbiamo in testa e ridurlo a un bicchiere, comprensibile, possibilmente mezzo pieno, e possibilmente scritto in maniera decente. Mi chiamo Giacomo Porra, ho appena lasciato un lavoro a tempo indeterminato per viaggiare, e mi trovo esattamente in questo punto.
Tra una settimana ho un comodissimo volo diretto che da Milano mi porterà a Cancun, nella penisola dello Yucatan, in Messico. Il piano è il seguente: esplorare l'America Latina, da nord a sud, arrivando alla Terra del Fuoco, all'estremo confine del continente. Sarà un viaggio lento: mi sposterò con i mezzi pubblici, dormirò in ostelli, ospitato dai locals o accolto da progetti trovati tramite Workaway.

Racconterò il mio viaggio su vari canali, principalmente social, portando storie di popolazioni locali, di popolazioni indigene, dei loro rituali e tradizioni che sono sopravvissute fino a oggi. Di casa in casa a raccogliere testimonianze, racconti e storie di un mondo che è stato brutalmente cancellato da noi europei "a colpi di spada e archibugio, accompagnati dal soffio della peste" (parte di un testo Nahuatl conservato nel Codice Fiorentino). Quindi sta anche a noi europei aiutare a riattaccare i pezzi, sostenere e ridare dignità a culture che fortunatamente ancora oggi sopravvivono. Un altro grande tema che affronterò è quello della protezione della natura, delle ong impegnate nella conservazione: i grandi progetti di tutela della biodiversità, la lotta alla deforestazione, e molto altro. Due temi che sono strettamente legati fra loro: secondo molte culture precolombiane, la natura non era un mero mezzo da sfruttare per accumulare ricchezza con coltivazioni e miniere, ma un universo in cui l'essere umano era perfettamente inserito, al pari di piante e animali.
Andrò da solo. O meglio, partirò da solo, poi durante il mio percorso conoscerò centinaia di persone, magari viaggiatori con scopi simili ai miei, uomini e donne di metropoli e piccoli villaggi sperduti, amicizie che avranno inizio, svolgimento e fine nel giro di 24 ore, altre che dureranno mesi. Voglio assorbire il più possibile: le leggende che mi racconterà un anziano davanti a una birra fredda, la cucina di una mamma del paese, le canzoni stonate cantate a squarciagola davanti a un falò, i proverbi che non riuscirò a capire fino in fondo, le diverse abitudini, così quotidiane e normali che mi sembreranno assurde.
Voglio, citando Thoureau, partire per capire i fatti essenziali della vita, per non dover scoprire, in punto di morte, di non aver vissuto.
Giacomo Porra